Osteopatia e sistema muscolo scheletrico

Il campo di maggior applicazione delle tecniche osteopatiche è proprio quello che riguarda affezioni muscolo-scheletriche di diversa eziologia e progressione fisiopatologica. 
Le tecniche manuali utilizzate dall’osteopata hanno l’obiettivo di migliorare la qualità del tessuti, migliorare la capacità di mobilità e favorire il drenaggio delle zone muscolo-scheletriche che non manifestano una corretta funzionalità e sono quindi in disfunzione. 
Ma come fa l’osteopata a definire una disfunzione? L’osteopata tramite una corretta e minuziosa anamnesi e un esame obiettivo posturale, sia visivo che palpatorio del paziente, identifica la DISFUNZIONE SOMATICA, ossia stabilisce quale distretto corporeo manifesta un ‘alterazione di mobilità, sottolinea un’alterazione della qualità dei tessuti (ed es. ipertonici, fibrosi, infiammati) e presenta quindi una conseguente sofferenza alla palpazione e ai movimenti. 
La disfunzioni trattate dall’ osteopata possono quindi essere riscontrate sia nel distretto corporeo identificato come motivo del consulto oppure possono essere a distanza.

Per questo  motivo non esiste un piano di trattamento standard osteopatico universale, ma ogni trattamento deve essere pianificato paziente per paziente, con condizione di causa,  a seconda della storia clinica e delle informazioni evidenziate durante l’esame obiettivo sia visivo che palpatorio del paziente.